La Volkswagen Veicoli Commerciali al Rally Dakar 2012

Il Rally Dakar è una delle competizioni motoristiche più dure al mondo. Una prova di resistenza estrema per piloti e mezzi. Per la terza volta consecutiva, la Volkswagen Veicoli Commerciali ha supportato questa impegnativa manifestazione con una imponente flotta. 

 

Per il terzo anno consecutivo, la Volkswagen Veicoli Commerciali è stato il fornitore ufficiale del Rally Dakar. In qualità di Official Supplier, il Marchio ha messo a disposizione 30 Amarok, tra cui le nuove versioni con cambio automatico e cabina singola, e otto Multivan Panamericana. Al seguito della carovana c’era anche un Crafter 4Motion, dotato di trazione integrale prodotta dalla Achleitner. 


Tra le novità dell’edizione 2012, una diversa località di partenza: non più la capitale argentina Buenos Aires, bensì la località balneare di Mar del Plata, situata circa 500 km a sud. Inoltre, diversamente dagli anni precedenti, il rally non ha attraversato due volte il continente in diagonale per poi tornare in Argentina, ma dal Cile ha proseguito in direzione nord, fino a Lima, la capitale del Perù. 


Circa 250.000 spettatori hanno assistito alla partenza in Plaza Colon, nel centro di Mar del Plata. Dopo aver attraversato la Pampa Argentina, il percorso si è snodato lungo le Ande e, attraverso il Passo di San Francisco, a quota 4.800 m, si è giunti in Cile. Qui, nella città di Copiapò, famosa per le sue miniere, l’8 gennaio i partecipanti si sono fermati come previsto dal programma e hanno approfittato della giornata di riposo per sottoporre a un check accurato auto, moto, quad e camion. La sosta è servita a tutti anche per ricaricare le “batterie”, ormai esaurite dopo aver percorso circa 4.000 km e aver dormito meno di sei ore a notte, e ripartire così pieni di energia il mattino seguente 
alla volta del Nord, lungo la costa del Pacifico. 


Anche i veicoli Amarok, Multivan Panamericana e Crafter 4Motion, messi a disposizione dalla Volkswagen Veicoli Commerciali, hanno attraversato le Ande con successo. Oltre al nuovo Amarok cabina singola, in occasione del cross country rally più estremo al mondo è stato messo alla prova anche il nuovo modello con cambio automatico. Ed è stato proprio sui ripidi passi montuosi delle Ande, quasi interminabili, che gli otto rapporti della trasmissione hanno dimostrato il proprio valore. 


Gli Amarok sono stati utilizzati dagli organizzatori della Dakar per gli scopi più disparati: tre pick-up hanno seguito i veicoli sul campo, raccogliendo lungo il tracciato tutti i “segni” lasciati dal rally. Così, al termine di una tappa, un Amarok si è presentato al bivacco con un enorme pneumatico nel cassone: l’ingombrante “resto” di una foratura di un camion.

 

Anche il nuovo Crafter 4Motion si è trovato perfettamente a suo agio alla “Dakar”. Grazie alla trazione integrale Achleitner è stato in grado di portare a destinazione anche il materiale più voluminoso, ad esempio i cartelli segnaletici per i posti di controllo, situati in fuoristrada.Con tre bloccaggi del differenziale inseribili, pneumatici All Terrain e una carrozzeria rialzata di 100 mm, il nuovissimo modello con trazione integrale della Volkswagen Veicoli Commerciali è riuscito a cavarsela egregiamente anche sulle piste off-road nelle dune del deserto di Atacama. 


Dopo circa 9.000 km percorsi, il Rally Dakar si è concluso nella capitale peruviana, a Lima. Naturalmente anche tutti gli Amarok, Multivan Panamericana e Crafter 4Motion sono giunti alla meta con successo, anche se i numerosi chilometri dall’Argentina attraverso le Ande fino al Cile e da lì in Perù, hanno certamente lasciato il segno sui veicoli. “Il Rally Dakar è il banco di prova per eccellenza per testare la resistenza dei veicoli, soprattutto degli Amarok, impiegati principalmente in fuoristrada. Tuttavia non è emerso alcun problema che non siamo riusciti a risolvere in loco”, ha affermato Carsten 
Otto, Responsabile operativo della Volkswagen Veicoli Commerciali. Nel corso dei 15 giorni dell’evento, i meccanici addetti hanno sostituito quasi 50 filtri dell’aria e altrettanti filtri antipolline, due parabrezza distrutti dai colpi delle pietre, oltre due dozzine di pneumatici danneggiati, e infine hanno sostituito per due volte gli ammortizzatori agli Amarok impiegati in fuoristrada.